Presentazione del corso.
Come ben evidenziato dal rapporto di Europol sul crimine informatico, a partire dai primi mesi del 2020 abbiamo avuto in Europa un forte aumento delle attività fraudolente. Tra i fattori che più hanno influenzato questo trend vi è la pandemia con la rottura del consueto perimetro aziendale che attraverso il ricorso allo smart working si è frammentato in un perimetro allargato che ci ha visto lavorare da casa in una situazione di precarietà tecnologica e psicologica. L'ecosistema domestico è infatti assai più fragile dal punto di vista infrastrutturale di quello aziendale, ma sono state soprattutto le vulnerabilità insite nel fattore umano ad essere state sfruttate come vie di accesso dalle attività dei criminali informatici. Facendo leva sull'ansia provocata dalla pandemia siamo stati più facilmente manipolabili attraverso le tecniche della persuasione. Una recente ricerca condotta IBM Cyber Security Intelligence Index identifica nel fattore umano il 95% degli attacchi informatici che hanno avuto successo.
Questo seminario ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti le regole base per attivare quel firewall nella nostra mente che nessun sistema di sicurezza informatica, per quanto avanzato, è in grado di offrire.
Contenuti del corso.
Nell’erogazione dell’offerta formativa verranno trattati i seguenti argomenti:
- Lo smart working, un’opportunità per il crimine informatico.
- Principi e tecniche della persuasione.
- Panoramica delle minacce.
- Ransomware e phishing.
- Come evitare le minacce.
- Il social engineering.
- Adottare un modello di consapevolezza del rischio.
- Gestori di password.
- Sicurezza delle reti Wi-Fi.
- Smart working e sicurezza informatica, vademecum.
- Resilienza informatica e GDPR.
Commenti
Posta un commento